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MARTIN HEIDEGGER LA FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO DI HEGEL PRESENTAZIONE DI EUGENIO MAZZARELLA GUIDA 2001 223 PP. FONDO DI MAGAZZINO: VOLUME INTONSO, MAI SFOGLIATO.
Nel semestre invernale del 1930-31, a Friburgo, Heidegger tenne un importante corso di lezioni sulla Fenomenologia dello spirito di Hegel. Da quel corso di lezioni viene alla luce questo volume, che non costituisce solo la magistrale interpretazione di un testo, ma anche un dialogo sul destino e l’essenza della cultura occidentale tra due grandi pensatori. Contro ogni hegelismo inconseguente e ogni depotenziamento ’fenomenologico’ della « scienza dell’esperienza della coscienza » hegeliana, Heidegger mostra come tutto il senso, il senso hegeliano della Fenomenologia, sia posto nella sua meta: il sapere assoluto, la comparsa totale dell’Assoluto, in quanto Spirito, davanti a se stesso. La Fenomenologia è qui già il luogo della compiuta esposizione della pretesa ’inaudita’ della filosofia hegeliana di accedere a un sapere assoluto, a un sapere infinito che ’toglie’ lo stesso luogo ’finito’ del suo primo manifestarsi.
Indice: Presentazione di Eugenio Mazzarella La fenomenologia dello spirito di Hegel Introduzione. Il compito della ’Fenomenologia dello spirito’ come prima parte del Sistema della scienza 1. Sistema della Fenomenologia e dell’Enciclopedia 2. La concezione hegeliana d’un Sistema della scienza a) La filosofia come «la scienza» b) Sapere assoluto e relativo; la filosofia come il Sistema della scienza 3. Il significato della prima parte del Sistema nella designazione dei suoi due titoli a) «Scienza dell’esperienza della coscienza» b) «Scienza della fenomenologia dello spirito» 4. Il compito interno della «Fenomenologia dello spirito» in quanto prima parte del Sistema a) Il venire-a-se-stesso del sapere assoluto b) Interpretazioni fuorvianti dell’intenzione della ’Fenomenologia’ c) Condizioni del confronto con Hegel Considerazioni preliminari 5. Il presupposto della «Fenomenologia», il suo inizio assoluto con l’assoluto a) I gradi del venire-a-se-stesso dello spirito b) La filosofia come dispiegamento del proprio presupposto; la questione della finitezza e la problematica hegeliana dell’infinità c) Breve premessa sulla letteratura, la terminologia delle opere ’essere’ e ’essente’ e sull'atteggiamento interiore nella lettura Parte prima. Coscienza I. La certezza sensibile 6. L’immediato della certezza sensibile a) Il sapere immediato quale necessario primo oggetto per noi in quanto sappiamo assolutamente b) L’essere-in-sé-e-per-sé della cosa stessa e lo stare a guardare del sapere assoluto; il sapere assoluto ’assolvente’ c) L’immediatezza dell’oggetto e del sapere della certezza sensibile; il «puro essere», la semplice presenza d) Differenze e mediatezza nel puro essere dell’immediato della certezza sensibile - la pluralità degli esempi - Questo, il Questo in quanto io e in quanto oggetto e) L’esperienza della distinzione tra immediatezza e mediazione, essenza e inessenziale nella certezza sensibile stessa; il Questo in quanto l’essenza, il suo significato in quanto qui ed ora, l’universale in quanto l’essenza del Questo f) Il linguaggio come espressione dell’universale e il singolo opinato - differenza ontologica e dialettica 7) La mediatezza in quanto l’essenza dell’immediato e il movimento dialettico a) L’opinare in quanto l’essenza della certezza sensibile, il rispettivo ’ogni-volta’ e l’universalità dell’opinare b) L’immediatezza della certezza sensibile come non-differenziazione di io e oggetto; l’Ora singolo mostrato nel suo movimento verso l’universale c) L’infinità del sapere assoluto in quanto esser-tolto del finito, in quanto dialettica; l’impostazione del confronto con la dialettica hegeliana - infinità o finitezza dell’essere d) Punti di riferimento in rapporto al problema dell’infinità dell’essere: l'assolvenza dello spirito dal relativo; la fondazione logica e quella soggettiva dell’infinità II. La percezione 8. La coscienza della percezione ed il suo oggetto a) La percezione come mediazione e passaggio tra la certezza sensibile e l’intelletto b) La cosa in quanto l’essenziale della percezione; la cosalità come unità dell’Anche delle proprietà c) L’unità escludente della cosa come condizione dell’esser dotato-di- proprietà; l’esser-dotato-di-proprietà dell’oggetto della percezione e la possibilità dell’illusione 9. La contraddittorietà mediatrice della percezione a) La possibilità dell’illusione come fondamento della contraddizione della percezione in sé in quanto prendere e riflessione b) La ripartizione alternata dell’Uno e dell’Anche contraddittorii della cosa nel percepire come prendere e riflessione c) La contraddizione della cosa in sé - essere-per-sé e esser per altro - e il fallimento della riflessione della percezione III. Forza e intelletto 10. L’assolutezza della conoscenza a) La conoscenza assoluta in quanto ontoteologia b) L’unità della contraddittorietà della cosa nella sua essenza in quanto forza c) Conoscenza finita ed assoluta - Fenomeno e mondo sovrasensibile 11. Il passaggio dalla coscienza all’autocoscienza a) La forza e il gioco delle forze; l’essere-per-sé nell’essere-per-altro b) Il fenomeno del gioco delle forze e l’unità della legge c) L’infinità dell’io; lo spirito come io, Dio e λόγος e ὂv Parte seconda. Autocoscienza Autococienza 12. L’autocoscienza come la verità della coscienza a) «La verità della certezza di se stesso» b) Il significato del passaggio dalla coscienza alla auto-coscienza 13. L’essere dell’autocoscienza a) Il conseguimento dell’essere-sé del sé nella sua indipendenza b) Il nuovo concetto di essere di quel-che-sta-in-se-stesso; la vita; essere e tempo in Hegel - Essere e tempo Conclusione Post fazione della curatrice dell’edizione tedesca Indice dei nomi
Parole e frasi comuni allora Aristotele assolvente autocoscienza bisogna Cartesio certezza sensibile concetto cosalità dall'inizio dell'assoluto dell'autocoscienza dell'esperienza della coscienza dell'essenza dell'essere dell'infmità dell'intelletto dell'oggetto dell'opinare determinato dialettica dispiega distinzione dobbiamo domanda effettuale esperienza essenza esso fenomeno Fenomenologia dello spirito Fichte filosofia fmitezza fmito fondamentale fondazione generale gioco delle forze Hegel dice hegeliana Heidegger immediatezzainfmità intel invero Jena Kant kantiana l'altro l'assoluto l'esperienza l'essenza l'essere l'intelletto l'intero l'oggetto l'opinare l'unità l'universale l'uno logica logos Martin Heidegger mediazione medio menologia mente misura modalità del sapere molteplice mostra movimentonecessità Nicolai Hartmann oggetto opina Parmenide passaggio percepire percezione Platone possibile prendere problema problematica proprio puro rapporto realtà rienza riferimento risultato sapere assoluto sapere immediato sapere relativo Schelling scienza dell'esperienza scienza della fenomenologia semplicemente presente senso sezione significa significato singolo Sistema della scienza soltanto sostanza sovrasensibile speculativa storia tale titolo trascendentale tratta unilaterale universale verità della certezza viene vuol dire Xóyoq
Soggetti: IDEALISMO, KANT, SOGGETTO, ESSERE, POEGGELER, SCHELLING, TRASCENDENTALE, SILLOGISMO, GADAMER, ERMENEUTICA, HUSSERL, LOWITH, ONTOLOGIA, LOGICA, DASEIN, TAMINIAUX, KANT, NICOLAI HARTMANN, OGGETTIVITà, SOGGETTIVITà, ANTROPOLOGIA, PSICOLOGIA, HYPPOLITE, KOJèVE, LOWITH, LEVINAS, ETICA, UNIVERSALE, POEGGELER, POGGELER, ROSENZWEIG, ERIC WEIL, SICHIROLLO, VALERIO VERRA, ESISTENZA, ESISTENZIALI, CATEGORIE, ENZO PACI, INTUIZIONE CATEGORIALE