Sold Date:
June 24, 2022
Start Date:
March 24, 2021
Final Price:
€22.50
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ArtistaAiazzi Antonio Maroccolo Gianni
Titolo AlbumMephisto Ballad
FormatoEdizione Limitata In Vinile Lp 180 Grammi !
Nuovo & Sigillato !
Stampa / AnnoE.U. 2021
Casa discograficaCONTEMPO RECORDSTracklist
La scena musicale fiorentina dei primi anni‘80 era attraversata da un
fermento forse irripetibile. Qualche mese fa, lo scrittore e giornalista
Bruno Casini propose ad Antonio Aiazzi e Gianni Maroccolo di allestire
uno spettacolo a tema per il Museo Marino Marini. I due artisti
iniziarono a rivisitare il brano E.F.S. 44, composto in origine per
Mephistofesta e successivamente apparso su Guerra, il primo EP dei
Litfiba. Cos’è Mephistofesta? Bruno, uno tra i testimoni più attivi di
quegli anni, la ricorda così: Assieme ai Litfiba, inventammo un evento
per il Carnevale 1982: la Mephistofesta, una performance tra reale e
metafisico, tra grottesco e macabro. Un gioiello sonoro, un’esibizione
di circa 30 minuti. Si apre il sipario rosso del Casablanca di Rifredi, e
i Litfiba appaiono con una bara al centro del palco. Dal sarcofago nero
esce un Piero Pelù rigorosamente teatrale, magico, onirico, eclettico,
fascinoso con la sua gestualità da clown espressionista. La band esegue
Men in suicide, Tradimento e la magnetica E.F.S. 44 Ethnological Fogerty
Series. È un gioco tra il bene e il male, è una festa “noir” cupa e
ossessiva che crea timore ma anche coinvolgimento. È il trionfo della
cultura e della generazione dark a Firenze, abbracciate dai Litfiba nei
primi anni di carriera. La Mephistofesta misura la temperatura rovente
di un movimento culturale fortissimo in perfetta sintonia con i Litfiba
degli esordi. Dopo l’esibizione, Piero rientra nella bara, che viene
chiusa. Il sipario rosso cala sulla Mephistofesta, che rimane una delle
meravigliose perle della band. Ancora oggi, nessuno sa da dove fosse
arrivata quella bara, e forse è meglio così. Di quella serata non
esistono foto né video, ma resta un evento irripetibile scolpito nella
memoria.
Annullata la serata prevista al Museo Marini a causa dell’emergenza
sanitaria, il progetto ha preso una piega diversa. Antonio e Gianni
hanno composto nuovo materiale, rendendosi conto che per la prima volta
stavano realizzando un disco insieme. Incidentalmente, questo avveniva
in concomitanza con il quarantesimo compleanno dei Litfiba. Mephisto
Ballad contiene una rielaborazione di E.F.S. 44, uno dei brani più
estremi nella produzione del gruppo, alcuni inediti e una sorpresa
finale. Non si tratta di un’operazione nostalgica: lo stile musicale,
peraltro indefinibile, ruota attorno al pianoforte di Antonio e si rifà
al minimalismo di Michael Nyman e Philip Glass. Il basso di Gianni
recupera atmosfere esplorate in profondità nel suo “album perpetuo”
Alone. È un modo per celebrare il lato più sperimentale dei Litfiba,
spesso oscurato dalla formidabile carica dei brani più famosi, ma
elemento essenziale
della loro storia e del loro equilibrio. Nel Faust di Goethe, Mephisto è
il “doppio” del protagonista, un alter-ego. Per questo Mephisto Ballad
ha due facce: entrambi i lati del cartone sono una possibile copertina.
Due musicisti, due personalità, luce/ombra, ballata/danza macabra:
ognuno può scegliere. Mephisto Ballad è un cerchio che si chiude, un
frammento di storia imperdibile per i collezionisti e gli appassionati
del genere.
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