MINA APPUNTAMENTO IN TV variety ri-fi rifi serie penny rel 19119 LP 1973 nuovo

Sold Date: August 19, 2021
Start Date: June 14, 2016
Final Price: €19.90 (EUR)
Seller Feedback: 9234
Buyer Feedback: 0


PREMESSA: LA SUPERIORITA' DELLA MUSICA SU VINILE E' ANCOR OGGI SANCITA, NOTORIA ED EVIDENTE. NON TANTO DA UN PUNTO DI VISTA DI RESA, QUALITA' E PULIZIA DEL SUONO, TANTOMENO DA QUELLO DEL RIMPIANTO RETROSPETTIVO E NOSTALGICO , MA SOPRATTUTTO DA QUELLO PIU' PALPABILE ED INOPPUGNABILE DELL' ESSENZA, DELL' ANIMA E DELLA SUBLIMAZIONE CREATIVA. IL DISCO IN VINILE HA PULSAZIONE ARTISTICA, PASSIONE ARMONICA E SPLENDORE GRAFICO , E' PIACEVOLE DA OSSERVARE E DA TENERE IN MANO, RISPLENDE, PROFUMA E VIBRA DI VITA, DI EMOZIONE E  DI SENSIBILITA'. E' TUTTO QUELLO CHE NON E' E NON POTRA' MAI ESSERE IL CD, CHE AL CONTRARIO E' SOLO UN OGGETTO MERAMENTE COMMERCIALE, POVERO, ARIDO, CINICO, STERILE ED ORWELLIANO,  UNA DEGENERAZIONE INDUSTRIALE SCHIZOFRENICA E NECROFILA, LA DESOLANTE SOLUZIONE FINALE DELL' AVIDITA' DEL MERCATO E DELL' ARROGANZA DEI DISCOGRAFICI .

MINA

appuntamento in tv


Disco LP 33 giri , 1973,  Variety - RI-FI , Serie Penny , REL-ST 19119, italia


CONDIZIONI : NUOVO , vinyl M , cover M , shrink, sealed and closed


Mina Anna Mazzini, nota come Mina (, ), è una .

Artista di fama internazionale e voce fra le più apprezzate nel panorama mondiale, rappresenta un punto di riferimento per tutte le interpreti femminili. La sua lunga e fortunata storia artistica si estende dalla fine degli sino a oggi ed è tutt'ora in evoluzione; la sua voce, dall'inconfondibile , si distingue per potenza ed estensione.

Durante gli e , raggiunge una fama ed una popolarità ineguagliate in ambito nazionale, ed ancora oggi insuperate. Dal non appare più in pubblico, pur continuando ad incidere dischi, a condurre programmi radiofonici e scrivendo editoriali e altre rubriche per alcune riviste e quotidiani. Nel si è fatta riprendere nel suo studio di registrazione, trasmettendo il filmato in streaming, con relativo record di contatti (oltre 20 milioni).

Nello stesso anno è stata insegnita dell'onoreficenza di dal .

Nel corso della sua carriera ha inciso più di 1000 brani e ha venduto circa 100 milioni di dischi.

E' una delle numerose compilation che la Ri-FI ha continuato a sfornare , cavalcando letteralmente la "tigre" (in questo specifico caso di Cremona), anche dopo il passaggio della cantante alla PDU. Ovviamente la miscellanea di brani , assolutamente casuale e atematica, è riferita al periodo 1963-67, che fu anche densissimo di partecipazioni televisive.

Disco nuovo , mai ascoltato e ancora sigillato e chiuso nel suo involucro originale di cellophane.

                                                                         

                                                             Le luci (e le ombre) del varietà


Etichetta: Variety
Catalogo: REL - ST 19119
Data di pubblicazione: 1973                                                                    
Supporto:vinile 33 giri Tipo audio: stereo Dimensioni: 30 cm. Facciate: 2 Poly inner sleeve                      
Brani  A1 LA BANDA
A2 MI SEI SCOPPIATO DENTRO IL CUORE
A3 ORA O MAI PIU'
A4 UN BACIO E' TROPPO POCO
A5 E' L' UOMO PER ME
A6 SE C'E' UNA COSA CHE MI FA IMPAZZIRE


B1 SOLI
B2 SE TELEFONANDO
B3 CONVERSAZIONE
B4 SONO COME TU MIVUOI
B5 BRAVA
B6 SABATI E DOMENICHE


                                                  Mina che tenta di imitare Giovanna D' Arco

MINA LA CAMALEONTICA, MINA LA SOLITARIA

Sono più di 30  anni che non si mostra in pubblico, le rare immagini che compaiono sui giornali sono rubate con il teleobiettivo. Eppure, i suoi dischi si continuano a vendere, il suo fan club aostano, l'unico che le è dedicato, è sempre vivo e vegeto. Una, due volte l'anno esce il suo ultimo disco e va rapidamente esaurito. Ha cantato da sola per anni, ora duetta con Celentano e con Renato Zero. Che sia il preludio di un ritorno alle scene?
La vita di Mina, fino al 1978, è stata un continuo crescendo, sempre sotto gli occhi dei riflettori.
Anna Maria Mazzini nasce a Busto Arsizio, anche se verrà chiamata tigre di Cremona, e inizia a cantare con lo pseudonimo di Baby Gate. Esplode subito alla televisione e fa parte dei personaggi più visti negli anni del bianco e nero. Fenomeno di costume, di pari passi con il successo aumenta la curiosità dei giornali nei suoi confronti.


Le sue vicende personali, come la morte nel 1965, in un incidente, del fratello (anche lui cantante anche se di poca fortuna con lo pseudonimo Geronimo), i molti amori tra i quali Walter Chiari, Corrado Pani da cui ebbe il figlio Massimiliano nel 1963 e che le costò l'allontanamento dalla Rai, la mormorata storia con Gian Maria Volonté mentre era ancora legato a Carla Gravina da cui aveva avuto una figlia, il grande amore con il musicista Augusto Martelli durato parecchi anni e mai sfociato nel matrimonio, il colpo di fulmine e matrimonio lampo con il giornalista Virgilio Crocco, da cui avrà la seconda figlia Benedetta. Di pari passi con gli amori e il successo canori, i film, gli spot pubblicitari, i momenti di crisi, va la sua linea. Mina tende ad ingrassare, eccola magrissima in seguito ad estenuanti diete, eccola florida, con le guance paffute quando è lontana dai riflettori. Castana, bionda, rossa, Mina si diverte con i travestimenti, come si diverte ad usare la propria voce. Le sue canzoni più famose? Sono tantissime, anche se non tutte belle. Dalle Mille bolle blu a Tintarella di luna con l'urletto, a Brava con i vocalizzi, splendide Il cielo in una stanza, E se domani, Se telefonando. Ha venduto settantasei milioni di dischi, ha inciso più di mille canzoni, centodieci sono i suoi album, i primi dei quali sono ricercati dai collezionisti e possono essere considerati una rarità. I testi delle sue canzoni sono stati scritti dai migliori artisti, canta canzoni scritte per lei e rivisita canzoni dei colleghi.


Mina con l' ineffabile Celentano

Casalinga confinata a Lugano? Ma siamo matti? Lontana dalle follie della moda e dalle esigenze sceniche, Mina ha abbandonato le diete ed è lievitata a dismisura. Forse appagata sentimentalmente (un tempo si diceva che Mina innamorata ingrassasse) dalla relazione con un medico, ha abbandonato ogni velleità estetica, forse cucinerà, si dice sia una sua passione come il poker o lo scopone a secondo delle fonti, ma non smette di lavorare e se fino a qualche tempo fa produceva un album all'anno con venti canzoni, dieci nuove e dieci rivisitate, ora è passata a due appuntamenti: uno in primavera e uno in autunno. Qualche critico schizzinoso dice che spesso si tratta di brutte canzoni, un fatto è certo: ha accompagnato tre generazioni, perché tra i giovani, ci sono molti suoi fans.

                                                           

Mina è cresciuta a , città con la quale è in qualche modo identificata da quando la giornalista ed amica coniò per lei il soprannome Tigre di Cremona.

Dopo alcuni anni passati in Brianza, il padre Giacomo Mazzini, detto Mino, e la madre Regina Zoni, detta Gina, fanno ritorno a Cremona, loro città natale, quando Mina aveva 3 anni. Poco tempo dopo nasce Alfredo, detto Geronimo a causa del naso aquilino, che morirà in un incidente stradale nel : anch'egli aveva intrapreso la carriera di cantante.

Ad infonderle il primo amore per la musica è la nonna Amelia, cantante lirica, che preme perché prenda lezioni di pianoforte, ma lo studio non è fatto per lei..

All'età di tredici anni il padre la iscrive alla prestigiosa Canottieri Baldesio, la società sportiva frequentata dalla buona borghesia cremonese, diventa una discreta nuotatrice, partecipa a diverse gare, in una competizione regionale arriva seconda. Proprio qui, sul bordo della piscina, intorno ai 16 anni, conosce il suo primo fidanzato, Daniele Parolini, un bel ragazzo prestante, terzino della Cremonese. Parolini è poi diventato cronista sportivo al .

Dopo le medie presso il collegio di suore della Beata Vergine, inizia a frequentare l’Istituto tecnico statale Beltrami, ma la partita doppia non sarà mai la sua passione: studia svogliatamente e all’ultimo anno viene bocciata, non si diplomerà più. Ha altri interessi, ama leggere, in questi anni adolescenziali, soprattutto fantascienza, ma cantare diventa subito la sua passione: si esibisce a scuola per i compagni.

Gli esordi Mina nella sua casa a Cremona ()

Nell'estate del , come ogni anno la famiglia Mazzini va in vacanza al mare a , una sera alla Bussola gli amici la sfidano a salire sul palco: Mina accetta e facendosi dare il microfono da , il cantante di quella sera, si esibisce senza nessun imbarazzo. Il proprietario del locale, Sergio Bernardini, nelle sere successive deve frenare l’entusiasmo di quella ragazza esuberante che vuole continuamente salire sul palco a cantare.

Mina è alta (178cm) e bella, piena di entusiasmo e simpatia (che nascondono la profonda timidezza e paura che mai riuscirà a vincere completamente), ha una voce eccezionale e particolare (che ha nutrito con l'ascolto dei "mostri" americani , , ) e una gestualità stravagante che si sposa perfettamente col suo travolgente senso del ritmo.

In quegli anni a Cremona c’è un gruppo musicale che sta avendo un certo successo, sia nazionale che internazionale, gli "Happy Boys". Il gruppo, fondato nel da Nino Donzelli , di cui fa parte anche il fratello Renzo, alla chitarra, il pianista Giorgio Levi, il cantante-bassista Giacomo "Micio" Masseroli e il batterista Fausto Coelli, diventa ben presto famoso nelle balere del cremonese e inizia ad essere conosciuto anche a , , . Nel vengono invitati alla Bacchetta d’oro Pezziol, nota trasmissione radiofonica condotta da . L’impresario ebreo-egiziano, Davide Matalon nel li scrittura per delle serate e propone loro una turneé di tre mesi in Turchia.

Nel , a diciotto anni, dopo aver assistito alle loro esibizioni, Mina si reca da Renzo Donzelli e si propone come cantante. Il gruppo ha in programma una serie di esibizioni nelle balere della zona e dopo estenuanti prove, Mina fa la prima apparizione con gli Happy Boys il del a Croce Santo Spirito, una frazione di : il nome con cui viene presentata è Mina Georgi, il pubblico è entusiasta.

Ma il debutto vero e proprio avviene qualche giorno più tardi, il a : gli Happy Boys devono esibirsi alla serata finale della rassegna insieme ad un duo famosissimo di allora, e , protagonisti di molti successi e di una partecipazione al . L’esibizione di Mina è entusiasmante a tal punto che il pubblico chiede a gran voce il bis. Tra gli organizzatori, pur soddisfatti, c’è un certo imbarazzo, il bis doveva essere per Natalino Otto e Flo Sandon’s, che vanno via un po’ risentiti. Alcuni anni dopo Flo Sandon’s ospite a ricordò l’episodio a Mina e pubblicamente ammise: «Quella volta tu, Mina, mi hai rovinato la serata».

Mina stessa ha ricordato quella prima volta sul quotidiano del :

"...una lungagnona col vestito da cocktail sottratto di nascosto alla madre, saliva sul palco traballante di una balera lombarda. Si ricorda che l'abito era blu e bianco. Lucido. Si ricorda che dopo aver cantato la prima canzone, il titolo? no, è troppo, si arrabbiò, perché la gente applaudiva. «Io canto per me. Cosa c'entrano loro?». Non aveva le idee chiare. O forse era troppo lucida. Si ricorda che alla fine di quella primissima esperienza scappò via perché i genitori non sapevano...non volevano. A diciott'anni era d'obbligo ubbidire. Ma non l'aveva fatto. E doveva correre subito a rimettere l'abito a posto il più in fretta possibile. Si ricorda che poco dopo, dietro le sue insistenze, il padre aveva convinto la madre: «Tanto, cosa vuoi, durerà qualche settimana questa follia. Lasciamola fare». La lungagnona invece è ancora qui...".

Anche il gruppo è entusiasta di Mina e Nino Donzelli invita il manager Matalon ad assistere all’esibizione successiva prevista a .

-: IL PERIODO
Mina con Wilma De Angelis, Johnny Dorelli, Domenico Modugno, Tonina Torrielli e Flo Sandon's a Sanremo()

-: Mina & Baby Gate

Davide Matalon, gran patron della , all’inizio è un po’ titubante ma, convinto dal suo consulente musicale Giulio Libano, che appena ascolta Mina per la prima volta ne è subito entusiasta, le fa incidere quattro canzoni: Be bop a lula e When con l’etichetta Broadway e il nome di Baby Gate; Non partir e Malatia con l’etichetta Italdisc e il nome Mina. In attesa di capire quale delle due immagini artistiche avrà il maggior successo di pubblico, in questa primissima fase della carriera, Mina e il suo alter-ego Baby Gate convivono sul mercato.

Per saggiarne le capacità, Matalon la fa partecipare alla Sei giorni della canzone, competizione canora milanese ripresa dalla televisione. Il , Mina, con il brano Proteggimi, partecipa alla serata inagurale al Teatro Smeraldo: presenta , ospite d’onore . Arriva terza, è un successo.

Matalon offre agli Happy Boys l’occasione di una turneé in , ma c’è un imprevisto, i genitori di Mina si oppongono, soprattutto il padre, non vuole che la figlia abbandoni la scuola. Anche Fausto Coelli decide di non partire per ragioni familiari. Rimasti a Cremona, Mina e Fausto decidono di fondare un nuovo gruppo, insieme a Lino Pavesi al sax, Lamberto "Memo" Fieschi al piano, Ermanno Scolari al contrabbasso ed Enrico Grossi alla chitarra, fondano i Solitari. Il nuovo gruppo debutta l’ nella tavernetta dell’Hotel Continental di Cremona e, forte della popolarità di Mina, riceve subito una serie di richieste dai locali della zona, ma anche fuori provincia, al night club El Maroco di Milano e poi una serie di esibizioni all’Hotel Moresco di Ischia.

Nel frattempo i due dischi di Mina editi dalla Italdisc andavano straordinariamente bene, in un’epoca in cui vendere 70.000 copie era un’impresa eccezionale, i due 45 giri superano singolarmente la quota di 100.000. Matalon le fa un contratto di tre anni, fino al 1961 con l’impegno a incidere entro l’anno due , ossia 4 canzoni. Come si usava allora, i pezzi da incidere vengono scelti tra le canzoni del di quell’anno. La scelta cade su Nessuno, un tipico brano melodico cantato da . Mina con una verve straordinaria ne stravolge la linearità cantandola in maniera sincopata e in fortissimo. La prima interpretazione pubblica di Nessuno col nuovo arrangiamento avviene al Festival Rock del Palazzo del ghiaccio di Milano.

Matalon aveva tentato più volte di far partecipare artisti della sua casa discografica a trasmissioni televisive senza mai riuscirci, con Mina invece arriva tutto facilmente. Debutta in televisione il nella popolare trasmissione condotta da con il brano Nessuno.

-: L'

Proprio in quegli anni si andavano affermando dei giovani cantanti (, , , ed altri) che proponevano in chiave italiana la nuova musica americana: il . La stampa dà loro il nome di . Mina venne subito associata a questo gruppo. Il Mina viene chiamata a partecipare ad una puntata de di dedicata agli : al centro della scena era stato posto un dal cui retro uscivano i cantanti, Mina canta Nessuno

L'ultimo inciso come Baby Gate è Splish splash, presentato il nel programma Buone vacanze. Successivamente lo pseudonimo verrà abbandonato, visto l'esplodere del fenomeno-Mina. Con Nessuno partecipa anche alla , condotta da , e : duetta, tra gli altri, con , interprete originale di Nessuno, e successivamente anche con nel brano Tua, presentato al di quell'anno da una "scandalosa" e dalla stessa Torrielli.

Sempre nel arrivano i primi premi: il Juke Box d'oro e il Microfono d'oro, Mina ha debuttato da appena un anno e ha già collezionato quindici .

Con Tintarella di luna () Mina raggiunge, invece, per la prima volta la prima posizione in hit-parade ( ): il brano, divenuto in seguito un vero e proprio simbolo dell'epoca, viene inserito in film come e , ai quali partecipò anche Mina (in tutto ne interpretò tredici).

Nel Mina è in gara al : il 28 gennaio 1960 presenta Non sei felice in doppia esecuzione con ; il 29 gennaio 1960 presenta É vero in doppia esecuzione con : il 30 gennaio si ripresenta con É vero. Non vince, la canzone si classifica al settimo posto, ma per Mina è comunque un successo, per la richiesta dei suoi dischi, la Italdisc è costretta alla pubblicazione di due o tre al mese.

In seguito esce , brano scritto da che diventa il più venduto dell'anno: entrerà in classifica anche in (Cielo en casa) e negli (The world we love in raggiunge la #90 di ). Il cielo in una stanza rimarrà in assoluto uno dei suoi massimi successi e può considerarsi una prima evoluzione nella carriera di Mina, che da urlatrice scanzonata (contemporaneamente usciva la famosa Zebra a pois) è in grado di rivelarsi anche interprete matura e raffinata della canzone d'autore.

Partecipa come ospite fissa nelle sei puntate del programma tv Sentimentale, dove presenta altri successi come la già citata Una zebra a pois e Briciole di baci. Inoltre ritorna a , dove nel corso della varie puntate propone alcune tra le sue più recenti incisioni (Tintarella di luna, Il cielo in una stanza, Folle banderuola ed È vero, in duetto con ), unitamente a brani come Na sera 'e Maggio (con cui giunge alla finale), O Sarracino, Ma l'amore no e Violino tzigano (in duetto con ); Mina interpreta anche la delicatissima sigla finale Due note.

A questo punto Mina è ormai famosa: sue sono le copertine dei giornali, le canzoni alla radio. É la cantante più fotografata, inseguita, richiesta e il tutto in brevissimo tempo. Sono in molti a invidiarle la voce, a lanciare stilettate contro di lei, cattiverie che, se per molti sono solo fastidiose come punture d'insetto, per Mina, sensibile e cristallina di carattere, sono un dramma. I giornalisti sono sempre alla ricerca di qualche scoop che la riguarda e vanno a caccia dei suoi veri o presunti flirt che scandalizzano, tentano di mettere in piedi costruzioni che destabilizzino il suo mito. Gli stessi che l'hanno osannata e spronata quando non era nessuno cercano ora d'infangarla in un continuo gioco d'amore e odio che usualmente s'instaura tra i personaggi e la stampa. Mina con i Pinguini nel ; a sinistra alla chitarra

E più o meno ci riescono al del , tutti la danno per vincente, la adulano, la rincorrono, ma Mina è provata dall'anno di critiche, dall'essersi dovuta difendere da tutto e tutti. Inoltre dal suo esordio, due anni prima, non ha avuto un attimo di respiro. É stanca e stressata, il si esibisce con Io amo tu ami in doppia esecuzione con presenta Le mille bolle blu, in doppia esecuzione con , canzone troppo moderna alla quale si aggiunge il gesto con la mano sulla bocca che a molti sembra uno sberleffo. I benpensanti non sono disposti a chiudere un occhio e ancora una volta le scatenano contro una campagna stampa negativa. L'atmosfera si surriscalda quando i giornalisti raccolgono il malcontento e contrappongono a Mina quella che poi diventerà la sua rivale per molto tempo: . Il è finalista con entrambe le canzoni. Si classifica al quarto posto con Io amo tu ami e al quinto con Le mille bolle blu. Per Mina è la goccia che fa trabboccare il vaso, pieno di piccole amarezze e ingiustizie. Viene colta da crisi di pianto e afferma di non volere più partecipare a gare canore, compreso. Una promessa sempre mantenuta. Per questa ragazza genuina e spontanea, che ha cominciato a cantare per gioco e ha portato avanti la sua carriera come una festa, è una doccia fredda che la cambierà profondamente.

Malgrado l'esperienza sanremese, la sua popolarità non viene minimanente intaccata e Le mille bolle blu riscuote uno straordinario successo di vendite, ma soprattutto di ascolti (in quegli anni la misura del successo di un brano era data anche in base alla richiesta dello stesso nei juke-box).

: i trionfi all'estero

Nell'aprile del 1961 Mina parte per la , dove viene accolta al meglio. Mentre, nel mese di maggio, accompagnata dal maestro Bruno Canfora, intraprende un tour in : infatti, nel paese del sol levante, canzoni come Tintarella di luna e Il cielo in una stanza erano già popolarissime, e anche il musicarello Appuntamento ad Ischia aveva riscosso grande successo nelle sale. Per l'occasione Canfora compose la hit Anata to watashi (Tu ed io), che Mina interpretò in giapponese, insieme ad altri successi: un trionfo.

In agosto, invece, debutta a , dove partecipa al popolarissimo Renny show, sul Canale 2 della tv venezuelana: anche qui riscuote un successo clamoroso

La rentrée di Mina in coincide con la messa in onda del programma tv , per la regia di : non c'è un vero e proprio conduttore, ma vari personaggi come , il , le , che si avvicendano l'uno con l'altro. Mina si esibisce alternando brani del suo recente repertorio (Anata to watashi, Bum, ahi! Che colpo di luna di , Chi sarà, Sciummo, Moliendo cafè, Cubetti di ghiaccio, Un tale, Giochi d'ombre, ecc...), a fantasie musicali dedicate a un genere ben preciso (come la canzone napoletana) o a un singolo autore (, ad esempio, di cui incide su disco una splendida versione di Summertime, dopo averla accennata in trasmissione).

Agli inizi del Mina è di nuovo in , dove stavolta appare anche in televisione. Subito dopo si reca a , dove si esibisce con successo all'.




Mina in una foto dei primi anni settanta : da notare l' incredibile rassomiglianza con il cantante e grugnitore grunge Nevruz

Inoltre, Gerhard Mendelson, produttore dell'etichetta discografica , propone a Mina l'incisione di alcuni brani per il mercato tedesco: la cantante accetta inaugurando una felice collaborazione col maestro Werner Scharfenberger. Insieme incidono a Wenn du an wunder glaubst (versione tedesca de Il cielo in una stanza) e Heißer sand, primo di una lunga serie di brani scritti per lei proprio dal maestro Scharfenberger.

Sempre a , Mina registra un varietà televisivo incentrato su di lei: ad affiancarla, il più popolare cantante tedesco del momento e cioè Peter Kraus, del quale Mina interpreta per l'occasione alcuni brani.

Il Mina appare anche alla tv tedesca nel programma Herzlichst ihr Peter Kraus, dove presenta Heißer sand: sin da subito si sprecano gli elogi per la sua voce, e in soli dieci giorni il disco vende ben 40.000 copie[, arrivando al primo posto delle chart tedesche. Il 45 giri rimane in classifica per ben trentun settimane, con oltre 1.300.000 copie vendute, diventando in assoluto il singolo più venduto della sua carriera. A tutt'oggi il brano è rimasto abbastanza popolare in , tanto che nel 1992 i soldati tedeschi lo scelsero come inno della loro missione in Somalia.

L'enorme successo di Heißer sand, porterà alla realizzazione di numerose altre incisioni per il mercato tedesco: infatti, sempre in , entrano in classifica anche Fiesta brasiliana e Tabu (#13, ), Capitano (#17, ), Mister twist (#33, ), Bis zum nächsten Mal (#35, ), Ja, die Liebe lebe hoch (#28, ) e Fremdes land (#39, ). Fiesta brasiliana viene inserita nel film Das haben die Mädchen gern (, mai uscito in Italia), sempre con Peter Kraus.

Nel frattempo, Mina ritorna al vertice dell'hit-parade italiana con Renato, successo del sudamericano Antonio Cortez. Sul retro del nuovo 45 giri c'è Eclisse twist, colonna sonora del film di (che seguì scrupolosamente la realizzazione del brano), interpretato da , tra gli altri. Contemporaneamente gira , musicarello sulla falsariga del precedente Appuntamento ad Ischia, che riesce a ripeterne il grande successo.

Inoltre vanno in onda i registrati per l'Industria Italiana della Birra, in cui Mina interpreta alcune celebri soubrette: , , , , , ecc...

Nel maggio del 1962 Mina debutta a , suscitando per l'ennesima volta clamore ed entusiasmo, mentre nel mese di luglio, da un referendum svoltosi tra gli appassionati di musica leggera in , e tedesca, Mina risulta la cantante più popolare; certamente è la cantante più pagata del momento, in .

Il partecipa al programma di Eva ed io, dove propone il nuovo 45 giri Chihuahua.

Il si esibisce dal vivo nel programma tv Alta pressione, al quale partecipa anche il fratello Alfredo.

Mina e nel camerino del teatro ()

Il ritorna Canzonissima e Mina partecipa a quattro delle dodici puntate andate in onda, giungendo alla finale del con il cavallo di battaglia . Inoltre Mina canta anche (ma senza apparire) la sigla finale Stingimi forte i polsi, scritta da , che assieme a fu sospeso dalla conduzione del programma per i forti toni della sua satira politica, e fu sostituito da e .

Nell'estate del conosce , attore di teatro di grande talento, seguito e ammirato dal mondo femminile milanese e romano, aveva lavorato con in ed era una voce nota della radio. Pani era sposato dal con Renata Monteduro ma ormai separato di fatto da diverso tempo. Allora il divorzio in Italia non esisteva. La relazione diventa subito di pubblico dominio, tutti i giorni le riviste riportano un nuovo particolare, un giudizio critico, un nuovo sviluppo della storia, molto spesso inventato e romanzato. La polemica arriva a livelli esagerati e grotteschi. Perfino padre , noto al pubblico radiofonico per le sue trasmissioni sulla fede, s'interessa alla vicenda con uno scambio di lettere con Mina, tutto pubblicato sui giornali.

: l'ostracismo

Il nasce , chiamato familiarmente Paciuchino. La maternità le causa la "quarantena" da parte della , mentre una parte della stampa continua ad additarla come peccatrice pubblica. Niente riesce però a rovinare la felicità di Mina che ha voluto questo figlio "illegale". E la maggior parte del pubblico dimostra comunque di amarla quando fa il suo rientro alla Bussola, in agosto, con alcune serate di enorme successo. Durante tutto il , le uniche apparizioni della cantante sul piccolo schermo sono alcuni dell'Industria Italiana della Birra, girati alla fine del , e messi in onda da aprile ad agosto. Nove anni dopo, Mina ricorderà questo periodo in un'intervista su : «Il massimo è stata una foto su "Epoca" dove io ridevo con Corrado con il mio pancione, tranquilla, e sotto scritto "Cosa avrà da ridere?", guarda che è il massimo, me la ricorderò tutta la vita una cosa del genere. Per cui capisci tu l'atteggiamento della stampa: me ne hanno tirato addoso delle badilate e la gente non si è lasciata condizionare da questo fatto, l'ha superato.»

Oltre alla mera nota biografica, la vicenda di Mina ha rappresentato una vera e propria evoluzione nel costume italiano: di fatto il pubblico non mancò di esprimere la sua solidarietà, aspettando il suo ritorno sulle scene. Ancora Mina, su Playboy: «...mai vista una serie così di regali da tutta Italia, di lettere, "stai tranquilla", per la strada mi dicevano, "non ti devi preoccupare".»

-: IL PERIODO

Dopo il successo estivo di Stessa spiaggia stesso mare, si conclude il contratto con la e Mina firma per la , fino ad allora media etichetta discografica, nonché l'unica a darle fiducia in questo periodo di ostracismo.

Alla fine del , Mina incide Città vuota, una delle sue canzoni più belle, pubblicata su disco tris assieme a È inutile e Valentino vale: il 45 giri scala immediatamente la hit-parade, arrivando addirittura alla #1 nell'aprile dell'anno successivo.

Dopo la nascita di Paciuchino, il grande amore con Pani entra in crisi. Ricorda Corrado: "Era fatale che finisse così, io lavoravo molto, lei quasi più di me. Eravamo costretti a vederci raramente. Il momento magico si era spento. Mina, inotre aveva conosciuto Martelli. Così mi ritirai". Con Augusto Martelli Mina visse fino agli inizi del .

Mina e Augusto Martelli


: Mina ritorna in

Il Mina ritorna ufficialmente in televisione nel programma di Mike Bongiorno La fiera dei sogni, dove presenta Città vuota ed È inutile. Tre mesi dopo partecipa nuovamente al programma, lanciando È l'uomo per me, con cui riconferma la sua leadership in hit-parade.

Il la RAI manda in onda Alla ribalta 2 - Speciale per Mina, dove la cantante propone Prendi una matita, Munasterio 'e Santa Chiara e il nuovo successo È l'uomo per me. Poi esegue una fantasia di successi di , e , le colleghe più popolari del momento. Inoltre si esibisce ne L'elisir d'amore, celebre romanza della Tosca. Allo show parteciparono ospiti come , , , , , e altri.

Alla fine del mese esce il nuovo 45 giri Un buco nella sabbia, un brano a tematica balneare, che ricalca lo stile della Mina prima maniera e che ottiene uno straordinario successo in : Suna ni kieta namida, la versione in lingua, giungerà al primo posto in classifica. Alla fine dell'anno Mina verrà eletta migliore artista internazionale proprio in Giappone.

Mina e durante la trasmissione "Johnny 7" ()

Un buco nella sabbia viene cantato dal vivo assieme a È l'uomo per me nel programma di fine estate , diretto da e con . I forti applausi del dimostrano l'affetto e il sostegno del pubblico nei confronti di , ormai definitivamente "riesplosa" dopo lo scandalo. La cantante si esibisce al pianoforte con Luttazzi, in una fantasia di successi scritti proprio dal musicista triestino: alcuni come Bum, ahi che colpo di luna, Sentimentale e Una zebra a pois, erano stati portati al successo dalla Mina di qualche anno prima.

Esce il primo album per la , intitolato e quasi interamente composto da cover: gli unici due brani in italiano sono E se domani e Non illuderti. E se domani era stato presentato da e al di quell'anno, ma senza arrivare in finale; , autore ed editore del brano, convince Mina a recuperarlo e inserirlo nel suo album, di cui rimarrà uno dei momenti migliori in assoluto. L'album viene, fra l'altro, eletto il migliore dell'anno dalla critica specializzata, riconoscimento che valse alla cantante l'Oscar del disco '64.

Visto il successo di E se domani, il brano viene ricantato e proposto come retro di ben due singoli: , uscito alla fine del '64, e Brava (). Il 45 giri costituisce il suo personale record di permanenza in classifica con sedici settimane consecutive alla #1 dell'hit-parade: successo probabilmente dovuto all'accoppiata su un unico supporto di due delle sue canzoni più belle in assoluto.

In settembre esce l'ennesimo di successo, che comprende le canzoni Io sono quel che sono e Tu farai, presentate nel programma tv Il macchiettaro.

: regina a Studio Uno Mina a Studio Uno compare per la prima volta senza sopracciglia () Mina e Alberto Sordi a Studio Uno nel celebre duetto ()
Mina e Nino Manfredi a Studio Uno nel ()

Nel riporta Mina in tv come conduttrice di Studio Uno. La formula è più o meno la stessa: in ogni puntata Mina esegue brani del suo repertorio (ad esempio Brava, un divertissment costruito dal maestro Bruno Canfora, sulle sue strabilianti possibilità vocali) e fantasie musicali a tema, per esempio sull'ultimo , di cui incide su Se piangi, se ridi di (canzone vincitrice). Nella rubrica L'uomo per me, Mina ospita , , , , , , , , , , , duettando e interpretando memorabili, perennemente riproposti dalla . Al termine del programma, il cast al completo (, le , , e Mina) propone una fantasia musicale abbinata a un quiz settimanale; la sigla finale cantata da Mina è Soli, di e del maestro Bruno Canfora, direttore d'orchestra di questa e delle successive edizioni del programma.

Viene pubblicato l'album , praticamente una raccolta dei suoi singoli di maggior successo nel biennio / (eccetto il successivo Ora o mai più): l'LP risulterà il più venduto dell'anno.

Inoltre, a partire da quest'anno, la cantante inizia a girare numerosi per la , diretta da registi come Piero Gherardi e : gli spot realizzati saranno in tutto una sessantina e verranno girati fino alla fine del . Molti anni dopo verrano riproposti in e , dati l'immutato interesse per il personaggio, la bellezza dei costumi, delle location e delle canzoni presentate.

A luglio del 1965 partecipa alla con la sua canzone per l'estate, L'ultima occasione, già cantata senza successo da e in seguito ripresa addirittura da .

                   Mina armonizza in duetto con l'ex presidente onorario del Bologna FC Gianni Morandi

In autunno partecipa a due puntate de La prova del nove, dove fra l'altro ripropone il successo Due note riarrangiato dal maestro Gianni Ferrio. La sigla finale de La prova del nove è la già citata Ora o mai più, ennesimo 45 giri che scala i vertici dell'hit-parade: verrà incluso anche come brano d'apertura nella raccolta , realizzata dalla Ri-Fi, con le incisioni più recenti dei due amici, all'epoca compagni di scuderia. Il si apre con la pubblicazione di un 45 giri che comprende due delle canzoni partecipanti a di quell'anno: Una casa in cima al mondo (presentata da e ) e Se tu non fossi qui (di e della moglie Marisa Terzi, presentata da e ). Come ormai d'abitudine, Mina recupera i brani festivalieri che le sembrano più adatti, facendone due suoi successi personali.

Dopo il successo dell'anno precedente, nel Mina viene riconfermata come conduttrice di Studio Uno. La trasmissione viene però divisa in quattro cicli da cinque puntate ciascuna e ogni ciclo comprende una primadonna diversa: nei primi tre ci sono rispettivamente , e ; nell'ultimo ciclo, quello di maggior successo, la primadonna è Mina.

In ogni puntata Mina ha un ospite d'onore, con cui duetta (, ) o fa loro da spalla (, , ). Ritornano le fantasie musicali, che quest'anno sono dedicate a , , , , e Bruno Canfora.

Anche in questa nuova edizione di Studio uno, Mina lancia le sue più recenti incisioni: nella prima puntata si presenta con Sono qui per te, scritta da (co-autrice del programma), e prosegue con la celeberrima Se telefonando, scritta da su testo di e Ghigo De Chiara.

Stranamente si ferma all'ottavo posto in classifica (dove comunque rimarrà per venti settimane), per poi diventare nel tempo una delle canzoni italiane più note e più belle in assoluto.

Nella seconda puntata Mina presenta Ta-ra-ta-ta, mentre nell'ultima (all'interno dello spazio dedicato ad ) canta la famosa Breve amore (You never told me), colonna sonora scritta da e dallo stesso Sordi per il film . Lo sketch di Sordi con Mina a Studio Uno '66 è uno dei più replicati della trasmissione nel corso degli anni, assieme a quelli con Totò, che fu ospite in entrambe le edizioni. Il singolo contenente Ta-ra-ta-ta e Breve amore diverrà il 45 giri di Mina più venduto del 1966.

La sigla finale del programma è Mai così, scritta da e dal maestro Canfora: in realtà doveva essere pubblicata su 45 giri al posto di Breve amore. Mai così verrà inserita, in una versione differente, nell'album , altra raccolta di singoli del periodo.

In estate ritira a la per le vendite dell'anno precedente.

Esce l'album , che per scelta del repertorio e stile interpretativo, rimanda al precedente : due lavori di grande spessore.

In settembre Mina lancia un altro dei suoi classici: Sono come tu mi vuoi, sigla del programma radiofonico con la partecipazione della stessa Mina. Quarant'anni dopo, conoscerà una seconda giovinezza nella versione di .

Mi sei scoppiato dentro il cuore, altro brano scritto da e Bruno Canfora, fu presentato a Studio uno, ma uscì come singolo solamente nel mese di .

: Sabato sera

Nel esce un altro 45 giri con due canzoni in gara all'ultima (discussa) edizione del : sul lato A L'immensità, grande successo di e , e sul lato B Canta ragazzina, sfortunato brano cantato da e , recentemente riproposto come colonna sonora del film (), su autorizzazione della stessa Mina.

In inizia Sabato sera, edizione del fortunato Studio uno, diretto da : quest'anno Mina è l'unica padrona di casa, affiancata di volta in volta a un diverso co-conduttore ospite della trasmissione. Gli ospiti fissi del programma sono , e . Di puntata in puntata, invece, si susseguono, tra gli altri, anche , , , , , , , , , .

Tante le canzoni presentate: alcune appena pubblicate (L'immensità, di , Se c'è una cosa che mi fa impazzire, Se tornasse caso mai, Sabati e domeniche, la sigla finale Conversazione, ecc...), altre nei molti numeri musicali proposti con i vari ospiti. Da segnalare la sua prima interpretazione de La musica è finita, di e (incisa da Mina l'anno successivo), Michelle dei con un arrangiamento d'arpe, e la sua Addio (), proposta in una versione orchestrale registrata al . Infatti una delle differenze sostanziali rispetto alle precedenti edizioni (oltre al cast, la scenografia e l'esecuzione dei brani) è proprio l'ambientazione (esterna) di alcuni momenti pre-registrati del programma.

Storico lo sketch in cui Mina invita i quattro presentatori più popolari della tv di allora, , , e a cantare con lei una parodia del brano Quando dico che ti amo.

Come di consueto, la pubblica un nuovo lp intitolato , in cui confluiscono le sue più recenti incisioni su 45 giri, unitamente ad altri inediti incisi appositamente per l'album.

Mina con Enzo Tortora e Nino Benvenuti, che proprio quell'anno aveva vinto il titolo di campione del mondo dei pesi medi, a Sabato Sera () Mina e Lola Falana a Sabato Sera () Mina e Adriano Celentano a Sabato Sera in una parodia de La coppia più bella del mondo ()

La nascita della

, grande successo dell'estate , è l'ultimo singolo ufficiale inciso per la . Stanca di discutere il proprio repertorio e di subire continuamente le pressioni dei discografici, che la vorrebbero ogni anno al , il Mina apre a la , unica casa discografica per la quale da allora ha inciso, cambiando solo la distribuzione.

Il primo disco pubblicato dalla PDU è un 45 giri comprendente sul lato A il brano Trenodia, rilettura del famoso Concerto di Aranjuez di Joaquim Rodrigo su testo di Giorgio Calabrese, e sul lato B I discorsi, testo firmato dalla stessa Mina su musica di Augusto Martelli, nuovo arrangiatore e compagno della cantante, dopo la fine della relazione con Corrado Pani. In tre giorni il disco vende 25.000 copie e viene subito ritirato dal mercato, poiché Joaquim Rodrigo non approva il lavoro di Martelli su Trenodia, vale a dire su Concerto di Aranjuez: stessa sorte capiterà alle altre rivisitazioni del brano che in quel periodo erano state pubblicate da e , mentre quella di (Aranjuez la tua voce) fu risparmiata dall'autore. Il 45 giri viene allora ristampato mantenendo invariato il lato B I discorsi (scelta come sigla dei nuovi appuntamenti radiofonici con la cantante, i famosi Pomeriggi con Mina) e inserendo una nuova facciata A, La canzone di Marinella dell'allora sconosciuto , che in seguito scriverà:

«Se una voce miracolosa non avesse interpretato nel 1967 La canzone di Marinella, con tutta probabilità avrei terminato gli studi in legge per dedicarmi all'avvocatura. Ringrazio Mina per aver truccato le carte a mio favore e soprattutto a vantaggio dei miei virtuali assistiti».

I discorsi e La canzone di Marinella confluiscono anche nel primo lp edito dalla PDU e intitolato , anche perché la nuova etichetta era stata fondata da Mina proprio insieme al padre Giacomo. L'album comprende classici come Johnny guitar, Besame mucho, That old feelin', The man that got away, eccetera, tratti dal repertorio americano e sudamericano, come negli album () e ().

Successivamente incide su 45 giri due canzoni presentate a : sul lato A c'è Canzone per te, brano vincitore di , cantato dall'autore e da nella doppia versione; sul lato B troviamo Che vale per me di e della moglie Marisa Terzi (già autori di Se tu non fossi qui, incisa due anni prima dalla Tigre), eliminata dalla gara nelle versioni di e . Le due canzoni verrano incise anche in spagnolo, all'interno del primo 45 giri esportato in dalla PDU (Canciòn para ti / De que servirà).

Nel frattempo la continua a sfruttare materiale d'archivio: nel , a contratto già scaduto, l'etichetta milanese pubblica il 45 giri con gli inediti Tu non mi lascerai e Cartoline, incisi alcuni mesi prima (in realtà Cartoline era stata presentata dalla cantante in un carosello per la Barilla). Altro inedito Ri-Fi è Nel fondo del mio cuore: si tratta della seconda cover di Alberto Cortez nel repertorio della cantante, a cinque anni di distanza da Renato (), su testo italiano della stessa Mina: il brano viene pubblicata per la prima volta all'interno della raccolta , edita poco prima del periodo natalizio a fine , anticipando quasi in contropiede l'uscita dell'album Dedicato a mio padre. Nel fondo del mio cuore uscirà su singolo nel , ottenendo un discreto successo di vendite. Fino al , la continuerà a pubblicare altri 45 giri, spesso utilizzando brani precedentemente apparsi solo su album.

In sostanza, si ripete quanto era già accaduto con la , che dal al immette sul mercato una serie di 33 (20 successi di Mina, Mina n. 7, Mina interpretata da Mina, ecc...) e 45 giri (A volte, Rhapsodie, Il cielo in una stanza, Young at love, Due note, ecc...), utilizzando materiale d'archivio edito e non, spesso per sfruttare di volta in volta le varie ondate di visibilità della cantante.

Per festeggiare i dieci anni di carriera, il (giorno di Pasqua), Mina registra il suo primo album live alla Bussola di : il locale in cui esordì, è indissolubilmente legato alla cantante, che negli anni vi si esibisce riscuotendo sempre le maggiori attenzioni da parte di pubblico e stampa, diventandone infine una vera e propria esclusiva, ospite fissa per intere stagioni dove si registra il tutto esaurito.

Il progetto legato all'album (che risulterà il più venduto dell'anno), comprendeva anche una ripresa video a colori che non risultò valida sul piano tecnico, così come gran parte delle registrazioni audio, il chè determinò il completamento dell'album con brani in realtà incisi in studio. Ad ogni modo è da apprezzare lo sforzo particolarmente ambizioso, intento a celebrare dieci anni di straordinario, immutato successo (all'epoca nessun artista era mai rimasto sulla cresta dell'onda per così tanti anni).


Fra la primavera e l'estate del '68 escono, editi dalla PDU, i singoli Un colpo al cuore / Allegria e Regolarmente / Fantasia: Mina è alla ricerca di un brano che possa riportarla nelle primissime posizioni della hit-parade, cosa che per il momento sembra non accadere malgrado la massiccia promozione televisiva.

Nel mese di giugno esce , un allegato in omaggio agli abbonati delle riviste Amica, La domenica del corriere e Tribuna illustrata: le dodici canzoni comprese nell'album erano state scelte dai lettori delle tre riviste, che dovevano indicare quali canzoni avrebbe dovuto incidere Mina, da una rosa di ottanta canzoni, fra le più belle della musica leggera italiana. Oggi l'lp è uno dei più ricercati in assoluto dai collezionisti. Fra le riletture più famose di quest'album, vi è sicuramente La voce del silenzio, altra canzone recuperata da (era stata presentata da e ), divenuta del tempo uno dei grandi classici della musica italiana, grazie all'interpretazione di Mina. La voce del silenzio è la prima canzone incisa da Mina, ad essere stata firmata da , amico e autore di fiducia della cantante, a cavallo tra gli anni sessanta e settanta.

Nel mese di luglio, partecipa per la prima volta a , programma registrato all'Auditorium RAI di , in cui Mina canta una selezione dei suoi grandi successi, unitamente ad altri brani da lei recentemente incisi (Cry, Se stasera sono qui, Deborah, Un colpo al cuore). Inoltre esegue Amore, amore, amore, amore accompagnata da al pianoforte, e duetta in Goganga con .

Il inizia , che Mina conduce con e : il la sigla finale del programma, Vorrei che fosse amore (composta ancora da Bruno Canfora), riporta la cantante nelle zone alte della hit-parade, dopo gli esiti lusinghieri, ma non esaltanti dei singoli Zum zum zum (famosissima sigla di quella Canzonissima), Quand'ero piccola (colonna sonora del poliziesco A qualsiasi prezzo, di ) e Né come, né perché.

Esce anche l'lp , con tutti i brani lanciati da Mina nel corso della trasmissione, e altre sue recenti incisioni su 45 giri.

Vorrei che fosse amore viene esportata dalla PDU anche in e in , paesi dove Mina è ospite in trasmissioni televisive di punta. In , Vorrei che fosse amore diventa , pubblicata su 45 giri assieme a Moi, je te regarde (Io innamorata). Esiste anche una versione inglese di Vorrei che fosse amore intitolata More than strangers.

Durante una puntata di Canzonissima, , in collegamento con lo studio dal set di , si complimenta con la cantante sperando in una futura collaborazione con lei, che si sarebbe dovuta concretizzare nel film (mai realizzato) Il viaggio di Mastorna, in cui Mina sarebbe stata l'attrice protagonista.

Nel , Mina pubblica l'ultimo 45 giri "sanremese" della sua discografia (Ma che freddo fa / Un'ora fa). Nel mese di marzo esce l'lp , versione commercializzabile del precedente , che non era uscito nei negozi poiché legato ad un concorso per i lettori delle riviste Rusconi. Rispetto al precedente album, I discorsi annovera due brani (La canzone di Marinella e la stessa I discorsi) in sostituzione di E se domani e La musica è finita, quest'ultima rimasta inspiegabilmente fuori catalogo per ben trentasei anni.

Il 45 giri primaverile comprende sul lato A Non credere (rifiutata, tra gli altri, da ) e sul lato B Dai dai domani (la brasiliana A praça di Carlos Imperial, tradotta in italiano da Paolo Limiti). Non credere, che da subito piacque moltissimo a Mina, fu promosso in moltissime trasmissioni radiofoniche e televisive (A che gioco giochiamo, Doppia coppia, È domenica ma senza impegno, Ieri e oggi, ecc..., ogni volta con una pettinatura differente).

Nel mese di giugno, Mina registra una seconda puntata di , dov'è affiancata ancora una volta da (che l'accompagnerà anche in tournée) e dove presenta i due brani dell'ultimo 45 giri, dinnanzi all'entusiasmo generale della platea. Non credere rimarrà per tutta la stagione estiva ai vertici dell'hit-parade, rivelandosi uno dei grandissimi successi dell'anno (3° posto tra i singoli più venduti), nonché il primo vero exploit commerciale della PDU.

Nel mese di luglio esce , album in inglese prodotto da James Nebb: cinque dei dodici brani erano già comparsi su , mentre gli altri vengono pubblicati per la prima volta in Italia su quest'album, che è strettamente legato ai due lp Mina e More than strangers, già prodotti dallo stesso James Nebb per il mercato anglo-sassone. Nebb è anche autore dell'evergreen No arms can ever hold you (in Italia Nessuno al mondo), che Mina interpreta per l'occasione in versione originale. Augusto Martelli, arrangiatore dell'album, si firma con lo pseudonimo Bob Mitchell.

Successivamente esce la raccolta , che attinge soprattutto dall'lp I discorsi e dalla produzione a 45 giri del .

Nel mese di escono su singolo Un'ombra e I problemi del cuore: entrambe le canzoni vengono inserite (in una versione differente) anche nel nuovo lp , edito sempre alla fine dell'anno. Il titolo rimanda al brano principale dell'album, Bugiardo e incosciente, cover de La tieta di Juan Manuel Serrat, tradotta da : si tratta di una delle più importanti incisioni di Mina, che da questo momento in poi progredisce in modo lampante nel modo di interpretare le canzoni, grazie anche ad un timbro vocale sempre più denso e al caratteristico vibrato.

                                                                        Una Mina in versione protopunk si diverte a fare da valletta a Paolo Limiti nel programma "Il calderone" in onda alla Televisione della Svizzera italiana ()

In questo periodo arrivano le richieste da parte di per una collaborazione con Mina in una serie di spettacoli dal vivo, che ne sancirebbero il definitivo lancio nello show business statunitense, lancio mai avvenuto per rinuncia della stessa cantante, che abbandonò il progetto a causa di un esaurimento nervoso.

Gli anni

Augusto Martelli, arrangiatore di molte sue canzoni, è ormai considerato l'uomo di Mina, il loro matrimonio viene annunnciato varie volte ma non sarà mai celebrato. Il , Virgilio Crocco, un giornalista romano di 29 anni, la stessa età di Mina, accompagnato dal collega Fabrizio Zampa, ex batterista dei Flippers e amico di Mina, va ad ascoltare un concerto della Tigre a Terni. Si conoscono nel camerino ed è colpo di fulmine. Crocco, elegante e dai modi garbati, è molto diverso dagli uomini frequentati finora, ricorda a Mina l'ambiente piccolo borghese e rassicurante della sua . Qualche incontro passionale forse a , un articolo su Mina scritto da lui dove è evidente il coinvolgimento, frequenti telefonate e 15 giorni dopo arrivano improvvise le nozze. Nel pomeriggio del , l'avvocato Gino Colabianchi accompagna gli sposi a , sul . Mina, con dei capelli rossi e occhialoni gialli, porta dei pantaloni svasati cammello, golf girocollo, cappotto lungo beige con cintura, stivali gialli. Virgilio con i capelli spettinati è senza giacca, camicia rosa, cratatta blu, pullover beige e pantaloni neri. Come testimoni il ginecologo di Mina il dottor Umberto Mileti, l'autista-segretario Sergio Palmieri con la moglie e il professor Gabriele Murceu, amico dello sposo. Una bottiglia di champagne, la lettura degli articoli del Codice e il sindaco, il ragionier Antonio Luciani, li proclama marito e moglie. Gli impegni professionali dividono subito gli sposi, due giorni dopo le nozze si esibisce a Bari. E' in questo periodo che si esibisce in televisione con nella celebre Fuga a due voci in do minore di Bach. I successi Grande grande grande () ed E poi... () mostrano una Mina in splendida forma, languida, sensuale, accattivante, tanto da essere la principale musa ispiratrice del celeberrimo duo di compositori /, che le affidarono la trilogia di successi Insieme (), Io e te da soli e Amor mio ().

Mina e a () Mina e durante le prove a ()

Dopo pochi mesi il matrimonio è già naufragato. Mina è sola quando l' , alla clinica Mangiagalli, dà alla luce Benedetta, all'ottavo mese con parto cesareo. Virgilio rimane amico di Mina, come molti suoi ex, fino alla tragica morte. Nell'ottobre del , a La Crosse, nel Winsconsin, viene investito mentre rientrava in albergo con un amico. Dopo la nascita di Benedetta inizia a frequentare Alfredo Cerruti, discografico napoletano, la relazione dura circa tre anni ma rimangono amici.

Nel è di nuovo protagonista di con , con cui cantala sigla finale Parole parole. D'estate, ancora alla Bussola di Bernardini, tiene una serie di concerti dal vivo che diventano poi disco e "special" televisivo. A fine anno esce il primo doppio album, 1+1 (con Dalla Bussola e Altro), che diventerà una consuetudine per molti anni. L'addio alle scene era già stato annunciato da Mina nel , anno in cui per tutta l'estate tenne una serie di concerti con una grande orchestra composta da musicisti eccellenti proprio alla Bussola di Marina di Pietrasanta (nella serata del venne registrato il live Dalla Bussola, e di fatto rimarrà questo l'unico concerto di Mina di cui esiste una ripresa filmata).

Nel , però, la cantante riappare nei caroselli per la (che girerà fino al ). Fa un'unica apparizione televisiva in "Hai visto mai?", dove presenta il singolo Lamento d'amore.

Mina e a Milleluci ()
Mina e nella puntata di Milleluci dedicata all'avanspettacolo () Mina e a Milleluci ()

Il è l'anno del suo ultimo show televisivo, Milleluci, che la vede insieme a . Sua è la sigla finale Non gioco più (un ironico avvertimento?). L'addio televisivo è in grande stile, infatti Milleluci può essere definito l'ultimo grande show della Televisione italiana. Il ritiro in video sembra definitivo, anche se la radio la vede ancora partecipare a Gran varietà.

L'importante è finire () e Ancora ancora ancora () vengono portate al successo da una Mina sempre meno visibile sui teleschermi, ma sempre più libera e audace nelle proprie scelte musicali e nella gestione della propria attività di cantante. Entrambi i testi sono del cantautore .

Il doveva essere l'anno del clamoroso ritorno di Mina alle esibizioni dal vivo. I concerti si sarebbero tenuti a Bussoladomani, sempre a , e sarebbero dovuti essere quindici, coprendo tutta la stagione estiva: in realtà furono solo undici a causa di un'infezione polmonare che colpì la cantante prima della conclusione dei live-evento, che comunque riscossero un successo enorme e insuperato in termini di coinvolgimento popolare. L'ultimo di questi concerti prevedeva una ripresa televisiva e la registrazione di un terzo disco dal vivo, poi ugualmente ricavato da una prova audio che casualmente era stata predisposta dal tecnico Nuccio Rinaldis proprio la sera dell'ultimo suo concerto in assoluto, il . Il disco sarà intitolato semplicemente .

Sempre in quell'occasione Mina rilascerà quella che risulterà poi essere la sua ultima intervista, a Rita Madaro dell'emittente privata Radio Taranto.

In molti si sono chiesti il perché di un ritiro a tempo indeterminato, proprio all'apice di una popolarità che però era divenuta probabilmente sin troppo vasta per essere gestita serenamente.

La sigla finale del programma Mille e una luce (estate ), in cui Mina presenta la sua Ancora ancora ancora in modo particolarmente ammiccante (intervenne addirittura la censura con la riduzione dei particolari sulla bocca), è ufficialmente la sua ultima apparizione televisiva.

Sul finire degli anni '70 inizia a frequentare il cardiochirurgo Eugenio Quaini. Persona seria e discreta, più giovane di sette anni, cremonese, è da sempre nel giro di amicizie di Mina, estraneo al mondo dello spettacolo, diventa il punto di riferimento tra tante amarezze. Il Quaini riesce a conciliare la convivenza con Mina a con gli impegni professionali di alto profilo: membro dello staff dell'unità operativa cardiochirurgica Angelo De Gasperis del Niguarda di Milano, poi responsabile del dipartimento cardiovascolare della casa di cura Poliambulanza a Brescia. A 60 anni si ritira dall'attività aderendo all'iniziativa "Patto Generazionale 60" per lasciare spazio ai giovani. Contunua l'attività come consulente degli Ospedali Riuniti di Bergamo e della AB Medica. Il ministro Sirchia gli conferisce un incarico al Consiglio Superiore della Sanità. Il si sposano a , la stessa Mina in un articolo su ne dà la notizia. La legge impone alla moglie di cambiare il cognome con quello del marito, ma questa modifica ha effetto solo sulle registrazioni anagrafiche locali.

Gli anni più recenti Anche dopo il ritiro dalle scene, molte sue canzoni diventano grandi successi, tra cui si ricordano Anche un uomo (), sigla del ; Morirò per te (che nel riesce ad entrare addirittura tra i primi 100 singoli della classifica americana di ); Rose su rose, scritta dal figlio (); Questione di feeling (), duetto con ; Via di qua (), duetto con ; Neve (), che innaugura la collaborazione con gli ; Volami nel cuore (), nonché tutto il disco , realizzato nel col suo storico collega "molleggiato" ; fino alle più recenti Oggi sono io (, cover di ), Portati via () e Mogol-Battisti ().

Dal al Mina pubblica un doppio disco all'anno, alternando cover e brani inediti. Nel Mina dedica - con un significativo gesto d'amore - un singolo album discografico alla sua città d'adozione: . Da questo momento la sua produzione si diversifica alternando album di brani inediti a monografie dedicate a generi musicali (canzone napoletana, musica sacra) o autori celebri (, , , ). Intanto, chiude la lunga collaborazione artistica con Tallarini e per le copertine si affida a Mauro Balletti. Stabilitasi definitivamente a (dove si era trasferita alla fine degli anni sessanta), chiede, ottenendola il , la cittadinanza . Nel la cantante torna a sorpresa sulle scene, ma solo attraverso , sul portale , dove vengono trasmesse le riprese di alcune sessioni di registrazione. Dalle riprese verrà tratto il Mina in studio, con vendite record che supereranno le 50.000 copie (in un periodo in cui la media dei DVD era di circa 3.000 copie vendute per titolo). L'evento, con un record di 15 milioni di contatti, è stato fra i più seguiti di tutti i tempi in Italia.

Il viene insegnita dell'onoreficenza di dal .

Negli ultimi anni ha iniziato a collaborare con quotidiani e riviste in veste di opinionista. Scrive settimanalmente un articolo in prima pagina per e tiene una rubrica sul settimanale , in cui risponde alle numerose lettere dei suoi fan.

Nel esce , tripla raccolta di successi che supera le 600.000 copie vendute, comparendo regolarmente in classifica anche negli anni successivi.

Attualità

Il (ma era già pronto per ), esce , con due singoli di successo (Vai e vai e vai e Portati via), e la ghost-track Fever, sigla di apertura della trasmissione sportiva .

Nello stesso anno esce anche un tributo a intitolato .

Nel pubblica l'album di inediti , anticipato dal singolo Mogol-Battisti (rendendo omaggio alla mitica coppia della musica italiana), cantato in duetto con , il quale è anche autore di numerose canzoni del disco.

Nel duetta con rivisitando in lingua spagnola una delle sue canzoni più famose: Acqua e sale (Agua y sal), precedentemente cantata con .

Il esce l'album , che contiene 14 tracce, 12 delle quali sono versioni in lingua spagnola di alcuni dei suoi singoli più recenti, eccetto le storiche Parole parole e Un año de amor: il disco debutta direttamente alla #1 della .

A novembre dello stesso anno, esce anche un duetto con in Poche parole, brano contenuto all'interno di , album della cantante romana.

Il , riporta la notizia che Mina e incideranno insieme un brano inedito, che successivamente risulterà essere scritto da : Amiche mai.

Per i cinquant'anni di carriera, la realizza una collana di 10 (Mina - Gli anni Rai) col meglio delle sue apparizioni televisive, dagli esordi al .

Il è andato in onda un video, come sigla di apertura del 59° , rappresentante l'evoluzione della musica italiana nel corso degli anni, con il Nessun dorma dalla di cantato da Mina. Il brano fa parte del nuovo album di arie classiche uscito il dal titolo . L'album verrà pubblicato in tutto il mondo, su etichetta .

Onorificenze

—  . Di iniziativa del .

Record, statistiche e curiosità La Tigre di componeva un ideale gruppo "zoologico" con le migliori voci femminili degli anni sessanta e settanta. Ricordiamo: , soprannominata la Pantera di ; , detta l´Aquila di ; , detta l'Usignolo di ; , Il Pulcino del , per la giovane età che aveva al suo esordio; , soprannominata La Cerbiatta di dati i suoi grandi occhi. Nonostante i vari film da lei interpretati, Mina non ha mai voluto trasformarsi in un'attrice vera e propria, nonostante le proposte di valore non le siano mai mancate. La più celebre (rifiutata dalla stessa cantante) fu quella propostale da per "" (pellicola poi mai realizzata). Dal a oggi, il e il sono stati gli unici anni in cui Mina non ha pubblicato nessun nuovo brano. La , sua storica etichetta, ha cambiato quattro diverse distribuzioni: (fino al ), (dal fino al ), ) e di conseguenza , attuale , che ha rilevato il catalogo RTI, diventata nel frattempo . Mina è il personaggio che ha avuto più copertine sullo storico settimanale : dalla prima nel alla più recente del , se ne contano in tutto 71. È anche l'artista più presente in assoluto nelle classifiche di vendita italiane: secondo una ricerca del , la somma di tutte le sue presenze in arrivava a più di 15 anni. L' più venduto è stato "", con 1.600.000 copie, cantato da Mina con Celentano. Il più venduto tra i suoi album è stato "Del mio meglio" (n°1) del 1970 che ha superato il milione di copie. Il più venduto album di inediti è stato invece "Attila", doppio album del 1979 che quasi raggiunse il milione di copie. La migliore imitazione di Mina è stata proposta da (dalla fine degli in poi), che ne ha un po' codificato lo schema caricaturale, utilizzato in séguito anche da altri imitatori. A partire dal , ne ha proposto una nuova imitazione, presentata all'interno del musicale "", nella quale Mina, in una sala di registrazione, canta svogliatamente le cose più improbabili, pur di far uscire nuovi dischi. Alcuni dei maggiori brani di successo, incisi tra e , sono firmati dagli , band lanciata dal , figlio di Mina. Il tema della canzone di Mina Canto largo, contenuta nell'album "", è la della di "". Ancora oggi può capitare di trovare delle fonti anagrafiche che, erroneamente, riportano «Annamaria Mazzini» come vero nome di Mina. Tifosa dell', ha duettato con nella storica Parole parole ().